Mac Baren Capstan Original Navy Cut

Il Virginia è un mondo; costruire un tabacco con un monocomponente può essere una sfida, si rischia di creare un qualche cosa di mono-tono, noioso. Poi il Virginia è un tabacco che va corteggiato, conosciuto prima di poter dire di "so tutto di te", ti si concede nelle sue sfumature solo se ci sai fare, se no è difficile poterne cogliere le sfumature, il carattere e le suo grandi sorprese. Trattato male si chiude in se stesso non regala alcunché. Come la donna che offesa alla domanda “Cosa c’è?” risponde “Niente”.

Il Capstan può essere considerato una palestra per introdursi nel mondo del Virginia appunto. Non è facile (come nessun tabacco, d’altronde), ma è paziente e sa tollerare un maltrattamento. Più che un amante è una madre che sa rimproverare, ma ti vuole sempre bene.

Innanzitutto parliamo del taglio il flake, questo non è solo una forma di confezionamento, ma un procedimento di lavorazione atto ad esaltare determinati tipi di maturazione soprattutto coi virginia.

Apriamo la famosa scatola azzurra, saremo accolti da una grande varietà di aromi dal pungente al morbido, un po’ di pazienza e si sentiranno altri aromi come agrumi, fichi, erba. Il tabacco è di un bel colore biondo scuro, il taglio delle strisce è ben realizzato e fine, Il tabacco più che umido è untuoso, si può accendere subito, a me piace più secco, ma questo è gusto personale; un certo grado di asciugatura e ossigenazione lo migliora, senza dubbio. Sapete io arrotolo il flake e in questo caso rende molto rispetto allo sbriciolarlo.

L’accensione paziente, fatta col fiammifero è il top. Formatasi una brace uniforme questo è un tabacco che fuma da solo (grande vantaggio).

I primi puff ci seducono in modo gentile sopratutto il fruttato e quello speziato intrigante per il palato e il retronasale che ammalia e imbriglia, nella voluttà e passionalità. Le note poi virano in un gran alternarsi acido dell’agrume, dolce della frutta, secco della terra.

Ripeto è un tabacco da corteggiare, va fumato a fil di respiro, e saprà donare tutte le sfumature del Virginia. Fumato in modo nervoso, diventa acido, agre; riportata la fumata a ritmi più consoni ti perdona e sa manifestare le sue sfumature. Saputo sedurre si concede ai sensi in grande voluttà.

Il massimo lo traiamo da pipe dal fornello capiente, più lo si fuma e più si svela. Nelle pipe piccole è piacere, ma di una “sveltina”.

Il neofita non può che imparare e crescere, anche prendendo in considerazione considerato il prezzo imposto non esagerato. La forza media ne fa un buon tutto giorno, un tabacco sia disimpegnato, che da meditazione.           La nota ambientale è buona e di rapida dissoluzione. La persistenza in bocca invece abbastanza lunga e dolce. Accompagnato con un ottimo Calvados ha il massimo.

Chissà se era questa l’erba pipa di Tolkeniana memoria.