Robert McConnell Scottish Blend

Parliano di una miscela originale, preparata dal 1848, rivista più volte ma sempre grande prodotto.

Apriamo la latta dall'inconfondibile colore verde e saremo accolti dall'affumicato del Latakia, ma non spaventiamoci, ad annusare bene sentiamo sentori terrosi del Virginia e il cuoio del Kentucky. Il ribbon è ben preparato, solo occhio a qualche occasionale costola della foglia. I colori hanno una bella tavolozza varia dei toni del marrone. Il tabacco è però umido, non da rendersi infumabile, ma questo è un tabacco che va sedotto, mettiamolo ad arieggiare un oretta o due, bello aperto, portemo poi apprezzarlo al massimo. Personalmente lo preferisco quasi secco, ma andiamo nel personale e fuori dalla degustazione.

La pipa migliore deve essere bella profonda, ampia; non deve essere una fumata breve. Accesa alla maniera antica: fiammifero lungo, osserveremo la vita propria del tabacco che si gonfia alla fiamma, si muove e crepita. Questo essere dinamico, mi affascina sempre, il nostro amico tabacco è un qualche cosa di vivo, dinamico che si agita, vive al repiro del fumatore e col respiro del fumatore regala aromi diversi, appaganti e diversi.

Il Kenticky appare subito, domina, carattere virile, maschio e deciso, ma questo sa essere controbilanciato dalle altre componenti, il Virginia subito addolcisce questa tonalità, un Viginia quasi mai fruttato, terroso ed erbaceo, gli Orientali fanno da contrappunto un contrappunto molto strutturato, corposo alcuni lo chiamano burroso da come l'amaricante avvolge la miscela, Il Cavendish è la parte dolce che sa fare il giro di danza giusto nel costruire una voluttuà unica, diverse da altre EM (si sempre nella famiglia delle EM siamo).

Il fumo, nonostante le componemti non è mai troppo caldo e respirato a fil di fumo riesce a donare ua fumata intensa, mai volgare. Occhio a non forzare il fumo la miscela si scompone e diventa aspra, volgare e non più piacevole. Va meditata, fumata per il gusto della fumata, non per compulsività, anche perchè non perdona e la botta ti arriva quando meno te l'aspetti.

Un tabacco invernale per antonomasia, non necessita per forza il pasto lauto per essere fumato, lo fumi per meditare, accompagnato o da un buon distillato secco (quello che ti piace di più) oppure un tea scuro.

Se si ha avuta la fortuna di assaggiare la Scottish di Davidoff, si nota un carattere più marcato, più English.

Il Kentucky fa la differenza, rende sicuramente un tocco in più che è quel sentore ci concia che fa maschia la miscela. A chi dedicarla? A quel fumature maturo che cerca la fumata meditativa, da estraniarsi dal mondo, dagli stress e poter essere accompagnato ed avvolto da una dolce compagna che sa sedurti, abbracciarti e avvolgerti in un amplesso sensoriale inebriante. Non è arrogantem ma è seducente.

Una nota negativa? Il prezzo, al solito che in questa nostra bella penisola il fumatore è un esssre da speremere.

Il voto? 4,8/5